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Esiste un'unica Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, che comprende indifferentemente beni culturali e beni naturali, scelti sulla base di criteri uniformi, suddivisi in dieci categorie; le prime sei voci riguardano i siti a valenza culturale, le ultime quattro quelli di carattere naturalistico.
Questi sono i criteri:
(i) rappresentare un capolavoro del genio creativo dell'uomo;
(ii) mostrare un importante interscambio di valori umani, in un lungo arco temporale o all'interno di un'area culturale del mondo, sugli sviluppi nell'architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio;
(iii) essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa;
(iv) costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico, o di un paesaggio, che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana;
(v) essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell'utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture), o dell'interazione dell'uomo con l'ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto vulnerabile per effetto di trasformazioni irreversibili;
(vi) essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie, dotate di un significato universale eccezionale (il Comitato ritiene che quest'ultimo criterio dovrebbe essere applicato in associazione con altri criteri);
(vii) presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica.
(viii) costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell'evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative;
(ix) costituire esempi significativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell'evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini;
(x) presentare gli habitat naturali più importanti e significativi, adatti per la conservazione in situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.